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LA SCORCIATOIA DI DARWIN: DA DJANGO A LINCOLN PASSANDO IN UMBRIA

Da Django a Lincoln, attraverso gli Appennini umbri, il passo è breve. Il paragone, delineato da Giulio Giorello in un recente articolo su La lettura del Corriere della Sera (http://lettura.corriere.it/debates/darwin-ha-scatenato-django/), traccia interessanti analogie fra l'eroe di Tarantino e il soggetto dell'ultimo lavoro di Spielberg. Il filo conduttore è Charles Darwin, il pioniere dell'evoluzionismo. Il percorso della Natura verso una meta misteriosa ed imprevedibile funziona anche su base sociale: Giorello evidenzia ispirazioni darwiniane in Django e Lincoln, e proietta il parallelismo fino ai giorni nostri con un volo radente che, planando su Obama, sfiora la società aperta di Popper. Ed è qui il passaggio in Umbria.


Dal monte Subasio, che spicca con il suo profilo arrotondato dalla pianura, a tutte le creste degli Appennini, l'Umbria vanta una delle testimonianze più impressionanti della variazione delle specie, sottolineando come la Natura, nel suo ineluttabile cammino nel corso di lunghissimi tempi geologici, affermi il suo anticonformismo da centinaia di milioni di anni.

Le prove anticonformiste della Natura - Gli ammoniti dell'Appennino umbro rappresentano uno degli esempi paleontologici più belli dell'azione della selezione naturale nel contesto dell'evoluzione. Sui fianchi e sulle zone cimali dei monti, i resti di questi antichi molluschi testimoniano una dirompente fioritura di forme diverse lungo un arco di tempo di circa 100 milioni di anni, dal Giurassico al Cretaceo. Il prof. Federico Venturi, insegnante di paleontologia dal 1975 al 2010 per Scienze Geologiche all'Università di Perugia, ha condotto ricerche dettagliate su questi fossili, raccogliendo abbondante documentazione e pubblicando numerosi articoli su riviste scientifiche nazionali ed internazionali. Applicando rigorosi metodi d'indagine e tenendo conto della provenienza cronologica dei fossili, ha ricostruito con accuratezza una complessa ramificazione evolutiva, che è risultata fra le migliori studiate anche a livello internazionale.
Autore: Federico Venturi

Lo studioso, ha cercato di comprendere il significato delle variazioni morfologiche nel contesto delle funzioni vitali di questi molluschi cefalopodi estinti. I risultati della ricerca hanno confermato che, le conchiglie degli ammoniti all'interno dell'unità rocciosa locale nota come Rosso Ammonitico, sono cambiate sviluppando forme discoidali idrodinamiche; queste hanno consentito loro di sfuggire con più successo alla predazione, molto frequente nel mare tropicale dove vivevano. La selezione naturale teorizzata da Darwin ha agito sulle popolazioni, ed è testimoniata sia dalle molte forme di passaggio fra una specie e l'altra, sia da tante altre che di passaggio non sono. La scoperta della funzione dei caratteri morfologici è stata di grande aiuto nell'individuazione degli indizi della selezione naturale, essendo di fronte ad una enorme quantità di fossili raccolti strato per strato. Ne risulta che la Natura ha fatto delle prove su questi animali, che ha poi abbandonato in favore di altre, più riuscite nel contesto della funzionalità di vita degli animali. Tali qualità, sono state tramandate alle generazioni successive accentuandosi per una sempre migliore funzionalità, e si sono diffuse nella popolazione di questi antichi esseri viventi, mentre i tipi che possedevano caratteristiche meno favorevoli al loro ambiente di vita si sono estinti. E' il fenomeno dell'evoluzione attraverso la selezione naturale, il pilastro su cui si fonda la moderna biologia, ma che la Natura, nel suo cammino anticonformista, conosce da sempre.
Daniela Querci - 28/03/2013

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