
PERUGIA - Il calendario che tutti noi utilizziamo è opera di un grande astronomo perugino. E non c'è migliore occasione per ricordarlo che l'Anno Internazionale dell'Astronomia, inaugurato ufficialmente a Parigi giovedì scorso. Ignazio Danti – vescovo domenicano nato a Perugia nel 1536 - è stato il principale fautore della riforma gregoriana del calendario, un ardito progetto scientifico del XVI secolo, talmente perfetto da essere ancora oggi lo strumento adottato da gran parte dei paesi del mondo per scandire il tempo.
IL SALTO DEI 10 GIORNI – Il calendario utilizzato ai tempi di Ignazio Danti era quello giuliano. Ma secondo questo metodo la Pasqua, calcolata in base alla data stabilita al consiglio di Nicea per l'equinozio di primavera, con il passare dei secoli cadeva sempre più lontana dal fenomeno astronomico reale.


UNA VERSATILE ED EREDITARIA GENIALITA' – La genialità di Ignazio Danti non si espresse solo nella riforma gregoriana. Nel campo astronomico, fu un valente costruttore di strumenti per localizzare e predire la posizione dei corpi celesti, come l'astrolabio. Costruì anche apparecchi per effettuare complessi calcoli matematici, e anemoscopi per indicare la presenza e la direzione del vento, parti dei quali sono ancora oggi conservate nel museo archeologico di Perugia. Fu inoltre un valente cartografo. Realizzò mappe dettagliate della città di Perugia e carte del contado perugino, e per la splendida galleria delle Carte Geografiche, nei musei vaticani, disegnò 40 mappe geografiche di regioni e città italiane, che vennero poi affrescate da vari artisti. Collaborò alla ristrutturazione del porto di Fiumicino, e venne nominato a sovrintendere alla traslazione dell'obelisco vaticano, che il papa desiderava portare in asse con la basilica. Ancora oggi si possono ammirare i punti dei solstizi e degli equinozi segnati da Danti alla base dell'obelisco, che utilizzò come la punta di stilo di una grandiosa meridiana. Al tempo della sua morte, avvenuta a soli 50 anni, stava lavorando ad un imponente progetto ingegneristico: la realizzazione di un canale che doveva collegare la città di Firenze sia al Tirreno che all'Adriatico, tramite una serie di chiuse, laghi artificiali e gallerie appenniniche. La quantità di opere concepite e realizzate dal vescovo domenicano in un lasso di tempo così breve è stupefacente. Ma Ignazio ebbe una discendenza a dir poco creativa e originale. La sua genialità nel campo delle scienze è stata sicuramente influenzata e coltivata in un contesto familiare del tutto particolare.


2009: L'ANNO INTERNAZIONALE DELL'ASTRONOMIA – L'Anno Internazionale dell'Astronomia, promosso dall'Unione Astronomica Internazionale (IAU) e patrocinato dall'UNESCO, cade nel 400entesimo anniversario delle prime osservazioni effettuate da Galileo con il cannocchiale. Il tema comune alle innumerevoli manifestazioni programmate in tutto il mondo è “L'Universo: a te scoprirlo”. Quasi un invito a tornare ad osservare il cielo stellato per ricordare le origini delle nostre conoscenze e la nostra evoluzione culturale, in modo da prepararsi scientificamente, ma anche spiritualmente, all'incontro con le nuove frontiere della conoscenza. In Italia – dove si svolgerà la cerimonia conclusiva, il 6 Gennaio 2010 – sono in programma anche molte attività, dedicate principalmente agli studenti e a tutti coloro che vogliano avvicinarsi a questa affascinante disciplina. In Umbria, l'inaugurazione del 15 Gennaio scorso è stata salutata all'osservatorio dell'Istituto ITIS Volta di Perugia, intitolato ad Ignazio Danti. Nel sito dell'osservatorio, www.planetariodanti.pg.it, è possibile consultare un dettagliato elenco delle varie associazioni astronomiche, degli osservatori e degli enti umbri che partecipano all'evento, e sono elencate una serie di interessanti iniziative che coinvolgono la nostra regione per tutto l'arco dell'anno. In conclusione, sembrerebbe proprio che il 2009 sia l' anno in cui vedremo le stelle.
Daniela Querci(da: il Corriere dell'Umbria - 19/01/2009)
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